La scelta dell’intensità energetica in casa dipende dalle singole esigenze.
Luce calda o luce fredda. Luce soffusa o luce intensa.
Se parliamo principalmente di efficienza energetica, il consiglio è di optare per un’intensità energetica più bassa, ovviamente questo aiuta con i conti di fine mese nel momento in cui si apre la bolletta.
Scegliendo un’intensità bassa, i costi si contengono e si riduce l’emissione di CO2, viceversa se hai bisogno di maggiore potenza, aumenta l’intensità energetica. Tieni presente che riscontrerai un aumento dei costi energetici e maggiore emissioni di CO2.
Tuttavia la scelta dell’intensità viene fatta considerando diversi fattori – primo di tutti le esigenze e dove la luce deve illuminare.
Il nostro team è formato anche da questo punto di vista nell’aiutarti a scegliere i complementi perfetti sia come design che come intensità di luce.
Lavorare con la “luce” è davvero bellissimo perché tutto ciò che apparentemente possa sembrare semplice e indifferente, illuminato crea l’atmosfera perfetta.
Andiamo a vedere insieme quali sono i punti da seguire per non incappare in errori che possono essere facilmente evitati.
Considerazioni prima della scelta
1. Dimensioni della casa – per una casa grande la potenza dovrà essere sicuramente maggiore sia per illuminarla che per riscaldarla. Può sembrare strano ma incide anche la disposizione di casa, la quantità di elementi presenti nei diversi spazi. Quando ci troviamo davanti ambienti ampi con pochi complementi, l’illuminazione dovrà avere un’intensità maggiore per raggiungere tutto lo spazio.
2. Climatizzazione –se si vive in zone con climi più rigidi, l’intensità energetica dovrà essere più alta per mantenere la casa calda.
3. Uso di elettrodomestici – come ogni casa, disponiamo di diversi elettrodomestici che se utilizzi contemporaneamente, richiedono di un’intensità energetica più alta per alimentarli.
L’ambiente
Qui potremmo aprire un grande dibattito su l’ambiente se ci preoccupato per l’impatto ambientale e quindi potresti optare per un’intensità energetica più bassa.
Abbiamo fatto alcune considerazioni importanti da fare prima di arrivare alla scelta del prodotto giusto.
L’illuminazione ha un ruolo importante nella creazione di un ambiente confortevole e accogliente in casa. Una scelta sapiente migliorare l’estetica della tua casa, ma hai mai pensato alla tua produttività?
Luogo confortevole aumenta la tua voglia “di fare” oltre alla tua sicurezza e la tua salute.
Funzione della luce
Scelta in base all’ambiente. Questa è una cosa quasi scontata altrimenti le proposte del mercato non sarebbero così tante ma soprattutto se scegli l’illuminazione e densità giusta, l’ambiente diventerà sicuramente più funzionale.
Ad esempio, un’illuminazione più brillante in cucina per preparare i pasti, mentre in camera da letto potresti preferire un’illuminazione più morbida per creare un’atmosfera rilassante.
Stile. L’estetica e il gusto dell’ambiente si crea quando scegli lo stile che vuoi avere. considerare è lo stile della tua casa.
Fonte di luce
Andiamo subito al dunque, la scelta che va per la maggiore è il LED.
La caratteristica principale che vuoi sicuramente sapere è: risparmio?
Io ti dico di Si, grazie all’utilizzo di lampadine a LED può ridurre i costi sulla bolletta ma scegliere comunque l’intensità e la tipologia: fluorescenti, alogene e a incandescenza.
Addentriamoci ancora di più nel discorso e parliamo di Dimmer.
Che cosa è? A cosa serve? Perché sceglierlo?
Il dimmer (in inglese: to dim: attenuare, abbassare la luce), è un regolatore elettronico che ha la funzione di controllare la potenza elettrica assorbita da un carico.
Dimmer è noto anche con il nome di varialuce.
Accanto alla quantità, è sempre più apprezzata una maggiore qualità della luce; per questo non parliamo solo di un dispositivo che accende e spegne ma è qualcosa in più.
Un dimmer ti permette di regolare l’intensità della luce per creare un’atmosfera adatta per ogni occasione.
Grazie alla dimmerazione, si può avere un controllo preciso dell’intensità luminosa emessa dai corpi illuminanti; più corpi o singolarmente può soddisfare esigenze diverse con il fine di dare maggior comfort visivo.
In alcuni casi, la dimmerazione risulta utile quando si ha una fonte di luce naturale da poter sfruttare, riducendo così la luce artificiale.
Regolazione della tonalità e del colore
Torniamo sul LED. Le lampade a LED offrono una serie di possibilità di regolazione, come il controllo di tonalità caldo/freddo della luce bianca e quello del colore. Esiste una differenza nel controllo tra le modalità:
· Dim to warm: con il controllo “dim to warm” il colore della luce diventa più caldo man mano che si riduce la luminosità;
· Tunable white: con il controllo “tunable white” luminosità e colore della luce sono impostati separatamente.
I LED si prestano ottimamente alla dimmerazione, e non è scontato perché non è possibile per tutte le sorgenti luminose: come ad esempio le lampade a scarica.
In commercio si trovano diversi tipi di lampade LED come:
· LED senza driver integrato;
· LED con driver integrato e alimentazione a tensione di rete 230 V;
· LED con driver integrato, alimentazione a bassissima tensione (12/24V).
Solo alcuni dei sistemi di controllo più diffusi sono automaticamente adatti a dimmerare le lampade LED, per definire la soluzione più adatta, occorre fare una verifica preventiva di compatibilità tra sorgenti e dispositivi di controllo.
Le sorgenti LED possono essere dimmerate in due modi:
· in modo analogico regolando la corrente;
· utilizzando la tecnica PWM (modulazione ad ampiezza d’impulso).
Utilizzando la tecnica PWM, il flusso di corrente che attraversa il LED è interrotto ritmicamente con una certa frequenza. Più grandi sono gli intervalli tra le fasi di erogazione della corrente, minore è la corrente effettiva che attraversa il LED e quindi la luminosità percepita.
Le sorgenti LED possono essere dimmerate sia in modo analogico regolando la corrente sia utilizzando la tecnica PWM (modulazione ad ampiezza d’impulso). In questo ultimo caso, il flusso di corrente che attraversa il LED è interrotto ritmicamente con una certa frequenza. Più grandi sono gli intervalli tra le fasi di erogazione della corrente, minore è la corrente effettiva e media attraverso il LED e quindi la luminosità percepita.
Frequenze PWM superiori a 300 Hz non sono percepibili dall’occhio umano e perciò non è avvertibile alcun sfarfallio, nonostante sia in corso una modulazione.
Noi di Salerno Luce, consapevoli di tutte le varie sfumature di “luce” che si possono creare all’interno ed all’esterno della casa (e non solo) riusciremo a trovare la migliore soluzione per te.