Iniziamo questo nostro approfondimento specificando che, in tema di lux (di seguito vedremo cosa è il lux), è importante capire il quantitativo da utilizzare in un determinato ambiente, che sia domestico, di lavoro o di altra natura. La quantità di lux da destinare a uno spazio determina anche il tipo di aspetto che ad esso si intende conferire, rendendolo gradevole o meno a seconda delle situazioni.
Cosa sono i lux?
Il lux (simbolo lx) è l’unità di misura per l’illuminamento, accettata dal Sistema Internazionale. Un lux è pari a un lumen su metro quadrato. Potremmo quindi definire il lux come il flusso luminoso per unità di superficie. È un’unità di misura relativa alla luce visibile, e pertanto dipendente dalle caratteristiche dell’occhio umano, attraverso la curva di sensibilità dell’occhio alla radiazione luminosa.
Differenza tra lux e lumen
Lux e lumen sono unità di misura di due diverse grandezze fisiche: i lux sono l’unità di misura dell’illuminamento, mentre i lumen sono l’unità di misura del flusso luminoso.
Per dare un’idea della differenza: i lumen di una lampada sono costanti, indipendentemente da quanto vicini o lontani siano i diversi oggetti illuminati, mentre i lux con i quali gli oggetti sono illuminati variano a seconda che ci si avvicini o allontani dalla lampada. Per tale motivo comprando, ad esempio, una lampada, si guardano i lumen, mentre dovendo decidere se c’è abbastanza luce per leggere o per fare una fotografia si guardano i lux che “arrivano” all’occhio, ovvero nell’obiettivo fotografico (la luce che, riflessa dagli oggetti che si stanno osservando o fotografando, “viaggia” verso l’occhio o l’obiettivo). Di notte, leggendo un libro, c’è abbastanza luce (lux) anche usando una lampadina debole (pochi lumen) purché molto vicina al libro.
L’illuminamento misurato in lux si riferisce, quindi, alla quantità di energia per unità di area e unità di tempo. Ciò è fondamentale, perché determina quanto una sorgente è in grado di illuminare un corpo o una superficie al variare, ad esempio, della distanza dalla sorgente luminosa.
Calcolo dei lumen attraverso i lux
Per calcolare i lumen necessari ai vari ambienti di casa bisognerebbe partire dai lux, ovvero dall’intensità per metro quadro consigliata. Ovviamente questa intensità andrà rapportata all’utilizzo che si deve fare dell’ambiente. A tal proposito, in via indicativa, potremo considerare i vari ambienti di casa e assegnare loro un grado di intensità luminosa.
Lux necessari per i vari ambienti
Vediamo alcuni esempi pratici per capire meglio la quantità di lumen necessaria:
Camera da letto: 120-150 lux ogni metro quadrato. Questa stanza, generalmente, non necessita di una luce forte ma di un’atmosfera soft;
Bagno: Al contrario, il bagno è un ambiente che richiede più luce, soprattutto per restituire un’immagine nitida quando ci si specchia. Perciò la quantità di lux al metro quadrato è tra i 150 per la stanza e i 400 per lo specchio del bagno;
Stanze studio/lavoro e cucina: anche qui la luce è molto importante, perciò il numero di lux necessario non deve essere inferiore ai 350 per metro quadrato.
Per tutte le altre zone meno importanti come sgabuzzini, garage o corridoi, la quantità di lux necessaria è tra i 100 e 200 per metro.
Fattori importanti per calcolare quanti lumen servono per illuminare una stanza
Bisogna tenere a mente che i lumen necessari per illuminare una stanza possono cambiare in base alle caratteristiche della stanza. Infatti, nel calcolo dei lumen vanno considerati fattori come:
- Colore del pavimento della stanza;
- Colore delle pareti;
- Pavimento in legno o in marmo (superficie opaca o riflettente);
- Stanza domestica o altro.
Il colore delle pareti è ad esempio una delle caratteristiche che può influenzare in maniera significativa i lumen necessari per una stanza, dal momento che le pareti scure tenderanno ad assorbire più luce.
Stesso discorso per quanto riguarda i pavimenti: quelli in legno tendono ad assorbire molto la luce diminuendo la percezione della luminosità, mentre quelli in marmo riflettono la luce.
In aggiunta, va considerato il fatto che in un ambiente privato si può adottare l’illuminazione desiderata a differenza di un ambulatorio, per esempio, dove per legge il numero dei lumen deve essere preciso.
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